La vera ricetta romagnola della Piada dei Morti
Ci sono profumi che sanno di casa, di forno acceso e di giornate d’autunno.
In Romagna, uno di questi è quello della Piada dei Morti, un dolce che si prepara ogni anno tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre, quando l’aria si fa più fresca e la campagna si tinge di rosso e oro.
Mentre altrove si festeggia Halloween con dolcetti colorati e zucche intagliate, qui da noi si mantiene viva una tradizione più antica e genuina: impastare farina, noci, fichi secchi e uvetta per creare un dolce che parla di memoria, affetto e radici.
Il dolce dell’autunno romagnolo
La Piada dei Morti è molto più di una ricetta: è un gesto di ricordo e di condivisione.
Un tempo si preparava per la festa di Ognissanti e si offriva ai vicini o ai parenti, come simbolo di legame con chi non c’è più.
Era un modo per dire “ti penso”, con la semplicità di un impasto fatto a mano e cotto nel forno di casa.
La sua forma ovale e il colore dorato la rendono simile a una focaccia dolce, morbida dentro e leggermente croccante fuori.
Sulla superficie, noci e pinoli si alternano ai chicchi d’uva passa, creando quel disegno rustico che la rende riconoscibile a prima vista.
La farina: il cuore della ricetta
Come ogni dolce della tradizione, anche la Piada dei Morti vive di ingredienti semplici ma autentici.
La farina è la base di tutto, e la macinatura a pietra è ciò che fa davvero la differenza.
Le farine del Molino Ronci, prodotte ancora con metodi lenti e naturali, mantengono tutte le parti nobili del grano — crusca, germe e amido — regalando un impasto profumato, soffice e pieno di carattere.
È proprio questa ricchezza che dà al dolce quella consistenza leggermente umida e quel gusto che ricorda il pane dolce “di una volta”.
Quando si impasta con una farina viva, si sente subito la differenza sotto le dita: la consistenza è più vellutata, la fragranza più intensa, e il profumo che esce dal forno è inconfondibile.
Halloween in versione romagnola 🎃
In Romagna non servono mostri o dolcetti confezionati per celebrare Halloween: basta una Piada dei Morti appena sfornata e un bicchiere di vino rosso.
È il nostro modo genuino di festeggiare, con sapori veri e gesti che si tramandano da generazioni.
Mentre fuori soffia il vento d’autunno e cadono le prime foglie, un morso di questo dolce scalda il cuore.
È un dolce che parla di tradizione, di famiglia e di cose fatte con amore.
La ricetta di casa, passo dopo passo
Ogni famiglia ha la sua versione, ma gli ingredienti principali restano sempre gli stessi:
- Farina macinata a pietra Molino Ronci
- Zucchero di canna
- Lievito di birra
- Fichi secchi tagliati a pezzetti
- Uvetta ammollata nel vino rosso
- Noci e pinoli
- Olio extravergine d’oliva
- Un pizzico di sale
Si impasta tutto con calma, si lascia riposare fino a quando la pasta raddoppia di volume, e poi si stende a mano, dandole la classica forma ovale.
Sulla superficie si decorano con frutta secca e zucchero, e via in forno.
Dopo la cottura, non resta che aspettare qualche minuto e tagliare la prima fetta: morbida, dolce, profumata d’autunno.
Il sapore della memoria
La Piada dei Morti è un dolce che non conosce tempo.
Ogni anno torna a ricordarci che la cucina romagnola vive di semplicità, ma anche di rispetto per la terra e per le tradizioni.
Nel molino, l’odore della farina appena macinata si mescola a quello del legno e del mosto nuovo: è lo stesso profumo che accompagna questo dolce da decenni.
Un profumo che sa di casa, di famiglia, di stagioni che passano ma non cambiano mai davvero.
E così, ogni autunno, la Piada dei Morti torna nelle nostre cucine — come un piccolo rituale di amore e memoria.
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